Oggi vi racconto la storia di CARA e di MIA, due sorelle che hanno ricevuto la stessa educazione familiare e che hanno effettuato lo stesso percorso scolastico. Attualmente, seppur svolgano lavori differenti, ricevono lo stesso reddito mensile; ma come vedrete hanno due storie finanziarie molto diverse.
Entrambe ricevono all’età di 25 anni 100.000 euro in eredità dai genitori. Entrambe, come detto, lavorano e hanno avuto sempre la stessa capacità di risparmio di soli 1.000 euro l’anno. Hanno lo stesso livello di rischio e lo stesso obiettivo primario che è quello della protezione del capitale. Si sono differenziate soltanto su un aspetto; vediamolo.
CARA
Si è affidata negli anni a intermediari finanziari che operavano nel suo paese.
È arrivata ad averne 3 differenti (un istituto bancario, uno assicurativo e il terzo rapporto sempre bancario tramite un promotore finanziario). Ha trovato sempre referenti validi, poiché la sua prima priorità che era la protezione del capitale, è sempre stata soddisfatta. Gli investimenti sono sempre stati effettuati in prodotti di risparmio gestito, polizze e ha sempre avuto anche un’abbondante liquidità in conto.
In 40 anni Cara, a partire dai 25 anni fino ai 65 anni, ha ottenuto dagli investimenti un rendimento dell’1% annuo.
MIA
Negli anni ha avuto gli stessi intermediari finanziari di Cara e gli stessi riferimenti, ma per quanto riguarda la scelte di investimento si è sempre affidata ad un consulente finanziario indipendente che l’ha guidata nelle scelte.
Con il passare degli anni Mia si è confrontata con la sorella e si è accorta che rispetto alla sorella aveva un piano finanziario strutturato globalmente, rispetto al portafoglio frammentato della sorella, pagava molte meno commissioni annue investendo in prevalenza in ETF, recuperava redditività dalla fiscalità, ma soprattutto si sentiva molto più tranquilla poiché il consulente indipendente a detta di Mia era una guida davvero super, attento a tenere sempre dritta la barra dell’asset allocation programmata e soprattutto un coach autentico nella finanza comportamentale soprattutto durante le turbolenze dei mercati.
Nonostante avessero in pratica le stesse classi di investimento con le stesse ripartizioni, Mia negli anni grazie agli accorgimenti del consulente indipendente, ha ottenuto dai suoi investimenti una media del 3% annuo, 2% superiore pertanto al rendimento di Cara.
DIFFERENZE DOPO 40 ANNI
A questo punto vi chiederete quale sia la situazione finale delle 2 sorelle dopo i 40 anni di investimenti, ma prima ancora qualche interessante considerazione.
I numeri che ho dato a titolo di esempio per le 2 sorelle non sono proprio dei numeri casuali.
- I 100.000 euro di capitale iniziale delle 2 sorelle corrispondono alla ricchezza mobiliare media Italiana adulta (FONTE BANCA D’ITALIA ricchezza Italiana pari a 4287 miliardi di euro aggiornata a fine 2018).
- 1.000 euro di risparmio annuo è attualmente molto vicino alla capacità media annua di risparmio degli Italiani, che è di poco superiore; nel tempo la percentuale di risparmio degli Italiani è scesa in maniera considerevole passando dal 15/20% del reddito disponibile fino a qualche anno fa, a poco meno dell’8%.
- 40 anni può sembrare tanto, ma è un orizzonte temporale tipico per la creazione di un piano finanziario. Pensate a un 25 enne ad inizio attività lavorativa che ha come obiettivo la pensione verso i 65. Ma non temete, anche chi prende coscienza più tardi, per esempio verso i 45 anni, può costruirsi un piano finanziario: l’attuale aspettativa di vita supera gli 80 anni (sapete quanti arzilli ottantenni seguono con ardore il proprio piano finanziario..?).
- 1% è il valore di rendimento ipotizzato per CARA; questo è stato il rendimento medio ottenuto dagli Italiani negli ultimi 10 anni sui loro portafogli (sappiamo che l’impatto della consulenza indipendente in Italia negli ultimi 10 anni è stato vicino allo zero); qui faccio notare soltanto che i rendimenti mondiali degli ultimi 10 anni sono stati di tutto rispetto considerando che la sola parte azionaria globale ha reso circa il 100% (circa 7% annuo); ma fermiamoci qua altrimenti andiamo fuori tema…
Torniamo a Cara e a Mia e vediamo quale sia il loro patrimonio dopo 40 anni, partendo da 100.000 e risparmiando soltanto 1.000 euro l’anno.
- Cara: passa dai 100.000 ai 198.200 (con l’aiutino dei 1.000 euro di risparmi annui quasi raddoppia il capitale).
- Mia: passa dai 100.000 a 403.800 (con l’aiutino dei 1.000 euro di risparmi annui ha più che quadruplicato il capitale iniziale).
La differenza la lascio commentare a voi. Mia grazie ad una differenza di soli 2% annui derivanti quasi esclusivamente da un portafoglio più efficiente costruito dal consulente indipendente, si ritrova più di quanto le serva. A questo punto Mia può soddisfare alcuni obiettivi/desideri che aveva pianificato ma che non era certa di riuscire a realizzare; riuscirà a pagare interamente una scuola di alta formazione al figlio, si potrà permettere un viaggio in una spa ogni anno (e questo le mancava tanto) e potrà pianificare con qualche anno di anticipo la sua pensione.
Infine, molti diranno: “si ma è facile per Cara e Mia partire da 100.000 a 25 anni”. Vero, ma anche per chi avesse zero come capitale iniziale e volesse raggiungere la stessa quota di Mia di 403.000, potrebbe riuscirci con un risparmio mensile aggiuntivo di 350 euro (dura ma ancora fattibile considerando quanto gli Italiani in passato fossero stati parsimoniosi). E come detto prima, non è mai troppo tardi per iniziare, e anche a 45/50 anni si può e si deve partire per raggiungere i propri obiettivi. Ricordati che il tuo benessere futuro e quello dei tuoi cari dipende dalle scelte attuali. Ti consiglio di non essere pigro!
DISCLAIMER
In questa pagina non sono state effettuate valutazioni personalizzate circa l’appropriatezza e l’adeguatezza di un investimento relativamente agli obiettivi e la tolleranza al rischio degli investitori. Vuole essere semplicemente uno spunto di riflessione. I rendimenti storici non sono indicatori dei rendimenti futuri. Pertanto Caramia Consulting non può essere ritenuto responsabile per i contenuti visualizzati. In particolare, in riferimento alla completezza, correttezza ed accuratezza degli stessi.